Costumi

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Senz'altro la sfilata storica del Palio di Legnano ha raggiunto un livello qualitativo eccezionale ed ogni anno offre una splendida carrellata di squarci medievali e costumi riprodotti fedelmente secondo i dettami dell'epoca; anche la nostra contrada presenta un corteo splendido ed applauditissimo per i suoi colori, i personaggi, i caratteristici gruppi e gli eleganti costumi.

I nostri sforzi mirano a rendere questo evento sempre più entusiasmante e ricco di novità,  che naturalmente devono essere in armonia con tutta la sfilata, sempre rispettando il periodo storico e i nostri temi della caccia o dell'astrologia.

Ad aprire la sfilata è come sempre Maurizio Oldrini che, con grande orgoglio, porta il nostro corvo, simbolo della contrada; seguono i musici che anticipano l'arrivo del nostro primo tema, ossia i cacciatori, rappresentati da un folto gruppo di sfilanti che portano falchi, aquile e cani; seguono i bambini, con il tipico gioco medioevale, lo scaccia diavoli: giocheranno seguiti da damigelle, gonfalone, le vittorie, tutte ad annunciare l'arrivo del capitano, della castellana e di tutto il corpo nobile. Si passa così al secondo tema, l'astrologia: dodici fanciulle che rappresentano i segni zodiacali, affiancheranno il mago. Chiude la sfilata un gruppo di bandiere che rappresentano l'orgoglio contradaiolo.

Ma per tutti i costumi, anche il più semplice, indossarli significa celebrare la storia della nostra Città  e della nostra contrada, e per un contradaiolo, è una grande emozione...

COMPLETO DA CASTELLANA

Documento di riferimento: l'abito presenta una sottoveste bianca e una sopraveste in seta azzurra secondo un modello d'abito dell'epoca ed è ricamato in oro a decorazioni tipicamente medioevali.

Il mantello è realizzato in seta bianca ed è chiuso da preziose borchie in argento dorato e smalto, è ricamato con filo di seta oro,blu e azzurro con lo stesso motivo decorativo della cupola della Moschea di Cordova.

ABITO DA CASTELLANA

Anno: 2003

Curatore: Morena Sinisi

Documento di riferimento: seta color avorio, ricamata in oro con un disegno tratto da un tessuto di influenza islamica che oggi si trova custodito in Germania, nel Bayerisches museum di Monaco. Questo tessuto è stato posseduto da Clemente II (Papa dal 1046 al 1047) e successivamente, venne riprodotto per paramenti sacri. Il motivo simboleggia la continuità della vita dopo la morte. Il bordo dellabito è arricchito da raffiguranti dei segni zodiacali, tratte dal pavimento musivo della cattedrale di otranto risalente al XII secolo


CORONA

Anno: 1995

Curatore: Morena Sinisi

Esecutore: laboratorio il medaglione di Legnano

Materiale: con smalti a fuoco e pietre dure, lavoratezione cabochon.

Documento di riferimento: corona tratta dalla croce professionale della badessa Mathilde d'Essen (prima metà  del secolo XI)

CORONA

Anno 1990

Curatore: arch. Marco Turri

Esecutore laboratorio il medaglione di Legnano

Materiali: rete metallica con pallinature in bronzo dorato su lamine argento dorato

Documento di riferimento: motivi ispirati al reliquario di Hochelten, 1170, Victoria Albert Museum, Londra.

CORONA

Anno 1989

Curatore: arch. Marco Turri

Esecutore: Orafo Alberto Punzo di Parabiago

Materiali: Diadema in argento massiccio 925% tempestato interamente di cabochon in madreperla, onice e quarzi citrini incastonati manualmente a battuta. La lavorazione è stata eseguita in stile etrusco con l'utilizzo di strumenti antichi come il bulino e le frese

Documento di riferimento: corona votiva di Teodolinda, inizio VII secolo, Duomo di Monza, tesoro donato da Berengario

ABITO DA DAMA

Anno 1961

Curatore: Mosè Turri.

Esecutore: per i ricami laboratorio Grassini-Legnano, per il tessuto a broccato in seta e oro Gianazza e seterie di mantero-Como.

Materiali: ricostruzione integrale in broccato di sete a tre fili, di cui uno in oro.

Documento di riferimento: museo nazionale dei tessuti-Parigi, stoffa fatimita palermitana, inizio XI secolo.Stoffa: sciamito faonnè e due lati, in seta bleu,azzurra e oro membranaceo.

ABITO DA CAPITANO

Anno: 2011

Documento di riferimento: il tema e le figure del nuovo abito da Capitano sono tratte da uno dei più famosi bestiari decorati esistenti e più precisamente il bestiario Ms Ashmale 1511 della Bodleian Library, conservato ad Oxford, del 1210 Circa.

I bestiari sono raccolte di storie di animali, spesso a contenuto spirituale-moralistico e molto diffuse in Europa già a partire dal X secolo.

Poichè si tratta per lo più di animali feroci, queste raccolte di storie furono chiamate bestiari.

L'abito presente questo tipo di decorazioni di animali a tre fasce ricamate ed è realizzato con tessuto di faille di lana azzurro scuro

ABITO DA CAPITANO

Anno: 2006

Curatore: Morena Sinisi

Documento di riferimento: abito in pelle marrone finemente ricamato. Il corpino è in pelle intrecciata e sul collo sono rappresentate due figure mitologiche tratte da un capitello della cattedrale di Canterbury (Kent) del 1090. Sulla parte inferiore sono raffigurati animali fantastici, un leone ed un centauro che suona il corno, tratti dal pavimento mosaico della chiesa di santa Maria del Patire di Rossano Calabro (CS) del XII secolo.

ABITO DA CAPITANO

Anno 1987

Curatore: arch. Marco Turri

Esecutore: laboratorio di pelletteria Pazzano-Legnano

Materiali: maglia di pelle intrecciata con elementi di rinforzo in cuoio e piastre metalliche come pettorale

Documento di riferimento, Modena, portale della peschiera, 1130, Benedetto degli Antelami

COMPLETO DA CAPITANO

Abito

Anno: 2003

Curatore: Morena Sinisi

Materiale: seta color ocra con ricami in oro. Sul bordo sono raffigurati degli alberi stilizzati su cui si appoggiano degli uccelli, formando nell'insieme una perfetta armonia geometrica

Documento di riferimento: tessuto di influenza islamica del XII secolo conservato a Boston al Museum of Fine Arts.

Mantello

Anno 2000

 Curatore: Morena Sinisi

Materiale: seta di colore blu, finemente ricamato in oro. Al centro sono raffigurate due aquile che rappresentano il potere imperiale

Documento di riferimento: riproduzione di un mantello esistente di colo rosso detto di Carlo Magno, di manifattura siciliana, conservato nel museo di Metz, in Francia.


SPADA DA CAPITANO (seconda da sinistra)

Anno: 2005

Curatore: Morena Sinisi

Esecutore: cesellatore Frare Mariano-Saronno

Documento di riferimento: spada lavorata a mano, le figure sul fodero sono riprese da un olifante normanno in avorio prodotto in Italia meridionale nel XII secolo. I fregi zoomorfi dell'elsa sono tratti da placche in oro sbalzato, applicate originariamente su una sella longobarda d'influenza bizantina, oggi conservate a Nocera Umbra.

PARTICOLARE ABITO DA CAVALIERE

Anno: 1998

Curatore: arch. Marco turri

Esecutore: laboratorio Alessandra Colombo-Gallarate

Materiali: panno di seta e lana rasato, ricamo in filo di cotone sericizzato e filo di oro metallico

Documento di riferimento: motivo decorativo tratto dai bassorilievi di porta romana in milano, 1176 (ora al museo del Castello di Milano).